NAPOLI – Il Circolo canottieri Napoli ha varato cinque nuove barche da competizione, dedicandone tre alle vittime di violenza Giulia Cecchettin, Giulia Tramontano e Santo Romano.
Un evento che ha unito memoria e sport nel segno della lotta contro la violenza. Il Circolo canottieri Napoli ha tenuto l’evento “Voghiamo contro la violenza!”. Numerosi parenti delle giovani vittime hanno partecipato alla cerimonia che si è svolta tra la banchina del Molosiglio e il salone delle coppe, alla presenza di figure di spicco del mondo sportivo e istituzionale, tra cui Giancarlo Bracale, presidente del Circolo, Davide Tizzano, presidente della Federazione Italiana Canottaggio, e Emanuela Ferrante, assessore allo sport del Comune di Napoli.
Commovente la partecipazione dei familiari delle vittime, tra cui Chiara Tramontano, sorella di Giulia, e Mena de Mare, madre di Santo Romano.
Il presidente del Circolo, Giancarlo Bracale, ha ribadito il significato profondo dell’iniziativa, spiegando come lo sport possa farsi portatore di memoria e valori: “Abbiamo deciso di dedicare queste imbarcazioni a giovani vittime innocenti, per tenere vivo il loro ricordo e lottare contro la crudeltà umana. Le barche saranno utilizzate dai nostri atleti nelle competizioni, portando i loro nomi su ogni campo di gara”.