NAPOLI – Dura lo spazio di una notte il sogno del Napoli di passare in testa alla classifica le feste di Natale. L’Atalanta infatti rilancia con un controsorpasso da brividi su un caparbio Empoli che le regala l’11/a vittoria di fila.
Un gol di De Ketelaere, il secondo di giornata e il quarto in una settimana, toglie ai toscani la gioia del pari. Una gara emozionante con vantaggio ospite, reazione furibonda della capolista con sorpasso e un pari subito su un rigore dubbio. L’Atalanta non si ferma più, Gasperini è momentaneamente solo in testa perchè l’Inter, a -6, ha due gare in meno e domani ha un impegno facile col Como. E’ il terzetto favorito per conquistare allo scudetto. In attesa della Juve, avanzano Lazio, Fiorentina e Bologna.
La Roma caccia gli incubi di Como, riparte col botto travolgendo il Parma 5-0 con Dybala protagonista: due gol, un assist, un rigore procurato dopo un digiuno di quasi un mese e mezzo. Le incertezze di mercato permangono ma qualche spiraglio Ranieri lo intravede alla vigilia di due test da brividi, Milan e Lazio. Un Parma inguardabile registra con preoccupazione i progressi del Venezia che conquista un successo basilare sul Cagliari. Per Di Francesco una boccata d’ossigeno in una volata salvezza che si annuncia rovente.
L’Empoli si conferma un osso duro in trasferta: vittorie con Roma e Verona, pari con Juve, Parma e Lecce. Con l’Atalanta si arrende solo alla fine. Comincia ad armi pari in casa della capolista e passa con Colombo per un’ingenuità della difesa che lascia libero Henderson sugli sviluppi di una rimessa laterale. Retegui esce per infortunio, entra Zaniolo e i lombardi cambiano passo aggredendo i toscani: pari di DeKetelaere su cross di Zappacosta e raddoppio potente di Lookman su assist di uno Zaniolo più disciplinato. Sembra l’anteprima della solita goleada ma un contatto di Djimsiti su Grassi determina il primo rigore contro l’Atalanta, che Esposito trasforma senza incertezze. L’Empoli battaglia gagliardamente, Gasperini inserisce varie pedine, ma talento e spirito vincente sono sempre gli stessi. Ci pensa De Ketelaere con una rete gioiello a chiudere i giochi. Il Napoli continua a inseguire.
E’ una serie A a trazione esterna quella che si prepara alla breve pausa natalizia. Il Napoli vince a Genova interrompendo l’imbattibilità di Vieira, ma l’abbraccio dei tifosi permane perchè i liguri si battono bene. Il Napoli domina un tempo, mette in ghiaccio il risultato con i colpi di testa di Anguissa e Rrhamani, poi Pinamonti riapre i giochi e tocca a Meret alzare la saracinesca vanificando il buon inserimento di Balotelli. Soffre di più la Lazio che si riprende però dalla sbornia tennistica con l’Inter: il Lecce resta in dieci e subisce il rigore di Castellanos, poi pareggia, e, dopo il bel vantaggio di Marusic, sfiora il pari. Per l’ex Baroni 11/a vittoria e una classifica da Champions, meta a cui aspira il Milan. I rossoneri passano a Verona con Reijnders su assist al bacio di Fofana. Problemi ancora in essere per i rossoneri, che perdono Leao per infortunio, ma la strada della riscossa è ancora lunga.
Lunghissima è ancora quella della Roma, che però si fa perdonare il capitombolo di Como con un largo successo sul deludente Parma. C’e’ aria di tombola e i giallorossa piazzano la cinquina a traino di Dybala e Saelemaekers. Tutto facile all’inizio con un rigore trasformato dall’argentino e il raddoppio al volo del belga, ormai punto fermo degli schemi di Ranieri. Il Parma graffia solo con una traversa di Camara, ma il pallino e’ in mano dei gialllorossi che nella ripresa dilagano: Dybala, sul filo del fuorigioco, poi rigore che lascia al connazionale Paredes, che festeggia in onore del terzo figlio in arrivo. Il sigillo finale e’ di Dovbik che spinge in rete su assist di Dybala. Una buona Roma, che si allontana dalla zona retrocessione, ma resta a -15 da quella Champions. I tifosi vivono di ricordi e festeggiano in tribuna Montella, Tommasi e Candela, il tris scudetto conquistato proprio contro il Parma all’Olimpico 23 anni fa.
Feste serene, dopo tanta sofferenza, per Di Francesco. Il Venezia batte il Cagliari e avvicina il sardi, il Verona e il Parma. Al successo contribuiscono in particolare due giovani di scuola Inter: il talentuoso Oristanio regala l’assist al vantaggio di Zampano, poi un suo gol viene annullato dal Var. Stankovic, figlio d’arte, salva il risultato prima e dopo il raddoppio di Sverko e al gol della speranza dei sardi di Pavoletti. Un successo meritato ma non facile perchè consente ai veneti di guadagnare autostima in vista delle prossime sfide.