CASAL DI PRINCIPE – Medici che redigevano certificati falsi e avvocati civilisti che procacciavano clienti per frodare le compagnie assicurative. Ventidue ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari, mentre un ventitreesimo soggetto ha avuto l’ obbligo di firma alla polizia giudiziaria, a fronte di cinquantaquattro richieste di misure cautelari da parte della Procura e 504 indagati.
I reati contestati sono quelli di associazione a delinquere (per 17), truffa, falso, corruzione in atti giudiziari. Quattro centri diagnostici sequestrati, di cui uno a Qualiano e un altro a Casal di Principe, 1700 certificati falsi sottoscritti da due medici (di Aversa e San Nicola la Strada) del pronto soccorso dell’ospedale di Marcianise e da quello di Maddaloni, 600mila euro sequestrati ai due professionisti, frutto delle mazzette che prendevano per attestare false patologie.
I medici prendevano dai 200 ai 1000 euro per certificato, a seconda della complessità. I fatti contestati riguardano il periodo che va dal 2019 al 2024, lasso di tempo che rientra nell’emergenza Covid. Il modus operandi prevedeva due diverse tipologie: nella prima soggetti sani si recavano al pronto soccorso degli ospedali di Maddaloni o Marcianise dove i due medici compiacenti rilasciavamo prescrizioni mediche per malattie inesistenti.
La seconda condotta illecita prevedeva l’utilizzo di pazienti con documenti falsi e con patologie reali ma pregresse, che inducevano medici onesti ad attribuirle a incidenti mai avvenuti lesioni o altri tipi di traumi. Il volume complessivo della frode è quantificata intorno ai 4 milioni di euro. Due i capi dell’associazione entrambi di Casal di Principe. I dettagli dell’operazione sono stati chiariti dal procuratore capo Pier Paolo Bruni, dal colonnello Manuel Scarso, dal tenente colonnello Alessandro Cisternino e dal maggiore Michelangelo Piscitelli. (Gmm)