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Appalti rifiuti, indagini omogenee e intercettazioni legittime

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CASERTA – Rigettate le richieste della difesa in merito all’inutilizzabilità delle intercettazioni nel processo sulle gare di appalto per la gestione dei rifiuti.

I giudici della prima sezione collegio B, presidente Sergio Enea, con un’ordinanza hanno disposto l’incarico ad un perito per la trascrizione. Il collegio difensivo ne aveva contestato l’utilizzabilità e quindi ne aveva chiesto l’esclusione dal fascicolo dibattimentale, eccependo quanto sancito dalla cosiddetta ‘sentenza Cavallo’ emessa dalle Sezioni unite della Cassazione sulle cosiddette ‘intercettazioni a strascico’. La difesa ha messo in dubbio, nella precedente udienza, l’omogeneità e la connessione su reati e fatti relativi all’originaria autorizzazione, che riguardava le indagini su un presunto traffico di rifiuti a Villa Literno, con gli sviluppi investigativi che hanno poi portato la Procura ad indagare anche sul traffico di rifiuti a Curti e sulle presunte turbate libertà degli incanti contestate ad amministratori pubblici e imprenditori coinvolti. Nell’udienza del 4 febbraio verrà conferito l’incarico per la perizia e saranno ascoltati i primi due testimoni indicati dal pubblico ministero Fabrizio Vanorio della Dda di Napoli. Sono imputati Carlo Savoia, Biagio Bencivenga, Gennaro Cardone, Angelo Egisto, Igino Faiella, Michele Fontana, Carmine Gallo, Marcello Iovino, Carlo Marino, Salvatore Merola, Nicola Mottola, Antonio Raiano e Anna Scognamiglio, difesi dagli avvocati Raffaele Costanzo, Giuseppe Stellato, Mauro Iodice, Vincenzo Iorio, Gennaro Iannotti, Carmine D’Aniello e Gabriele Amodio.

giovanni maria mascia

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