AVELLINO – Indagini chiuse per il secondo filone d’inchiesta relativo ai presunti “corsi fantasma” organizzati dall’ Alto Calore.
Secondo la Procura i corsi sarebbero stati organizzati al solo scopo di accedere ai finanziamenti post-Covid e di beneficiare di esenzioni fiscali attraverso false fatture. Il sostituto procuratore Luigi Iglio contesta il reato di truffa ai danni dello Stato e malversazione di fondi pubblici nei confronti dell’ex amministratore unico Michelangelo Ciarcia, dell’ex collaboratore Pantaleone Trasi, del legale rappresentante della Cat Servizi, Gerardo Santoli, e del procacciatore della società, Raffaele Castagnozzi, difesi dagli avvocati Claudio Botti, Nello Pizza, Marino Capone, Luigi Petrillo e Angelo Leone. Le indagini sono state eseguite dalla Guardia di Finanza di Avellino.