CASERTA – Carditello e San Leucio. Le telecamere della rubrica “Costume e società” del Tg2 hanno fatto tappa nei due siti casertani, nati per volontà dei Borbone.
Il Real Sito di Carditello venne edificato intorno al 1787, sotto Ferdinando IV di Borbone, su progetto dell’architetto Francesco Collecini, collaboratore di Luigi Vanvitelli. Caratterizzato da una Palazzina Reale di stile neoclassico, ospita ambienti in origine destinati ad azienda agricola, con cinque cortili, otto edifici a torre e dodici capannoni. Finito nel dimenticatoio per decenni, fortunatamente oggi il Real Sito sembra vivere una nuova “giovinezza”.
Costume e società ha poi fatto tappa anche a San Leucio, borgo serico alle porte del capoluogo. Prima ancora che prendesse il nome attuale, vi era un feudo dei conti Acquaviva, noto come Palazzo del Belvedere o Palagio Imperiale, descritto da Celestino Guicciardini già nel 1667. Annesso vi era anche un casino da caccia che fu restaurato poco più tardi da Collecini. Nel 1750 i possedimenti già Acquaviva, poi divenuti Caetani, passarono ai Borbone e il feudo divenne un romitorio per i reali. Stanco del caos e degli intrighi della corte reale casertana, tuttavia, Ferdinando IV volle costruirsi un ritiro solitario dove poter trascorrere del tempo spensierato. Scelse le colline che fiancheggiavano il Parco di Caserta dove già sorgeva un rudere di una cappella dedicata a San Leucio, martire vescovo di Brindisi dal quale prese il nome.
Il re decise in seguito di erigere un ospizio per i poveri della provincia presso il quale assegnò un opificio per non tenerli in ozio, facendo giungere sul posto delle imprese dal nord Italia tra le quali la Brunetti di Torino. La colonia crebbe rapidamente così che si decise di costruire ulteriori edifizi per migliorarne le funzionalità, degli alloggi per gli educatori e dei padiglioni per i macchinari. L’organizzazione era affidata a un Direttore generale affiancato da un Direttore tecnico che monitorava la condizione degli impianti. L’istruzione tecnica degli operai era affidata al Direttore dei Mestieri ciascuno per ogni genere.
Le commesse di seta provenivano da tutta l’Europa: ancor oggi, le produzioni di San Leucio si possono ritrovare in Vaticano, al Quirinale, nello Studio Ovale e alla Casa Bianca.