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Agente preso a pugni da detenuto, Sappe: servono misure più severe

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SALERNO – “Ancora aggressioni nelle sedi penitenziari della Campania dove si respira un senso di impunità a causa di una mancata risposta sanzionatoria, necessaria per attuare un giusto trattamento rieducativo, nei confronti di chi è restio all’osservanza delle regole penitenziarie”.

Così Tiziana Guacci, segretario per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria commenta l’episodio verificatosi nella serata di ieri nel carcere di Salerno dove un poliziotto è stato aggredito a pugni da un detenuto extracomunitario.
La sindacalista rivolge “un plauso al personale tutto, che nonostante la difficile situazione continua a compiere con grande professionalità e dedizione il loro dovere istituzionale”.
“Il primo sindacato della Polizia Penitenziaria – sottolinea il segretario generale del Sappe, Donato Capece – sottolinea la necessità di adottare misure più severe nei confronti dei detenuti violenti reputando che soggetti come questi non meritino alcun tipo di beneficio. È necessario applicare l’articolo 14 bis dell’ordinamento penitenziario e fornire al personale strumenti adeguati alla propria difesa, denunciare i violenti ai sensi dell’articolo 336 del codice penale, e applicare la norma che prevede che i detenuti e gli internati che abbiano un comportamento che richiede particolari cautele, anche per la tutela dei compagni da possibili aggressioni o sopraffazioni, siano assegnati ad appositi istituti o sezioni dove sia più agevole adottare le giuste cautele”.

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