CASTEL VOLTURNO – Usura ed estorsione nello stesso ambito familiare tra Castel Volturno, dove vive la coppia che è parte lesa, e Casalnuovo dove risiede il cognato di uno dei due coniugi che insieme a due complici è stato arrestato dagli agenti della Squadra mobile di Caserta e del commissariato di Castel Volturno.
Il vortice in cui la coppia è finita è nato con un piccolo prestito di 2/3mila euro con un piano di restituzione mensile che ad ogni ritardo nel pagamento diventava sempre più difficile da restituire, con tassi usurari ulteriori rispetto al capitale e all’ interesse non corrisposto, tanto che alla fine i due coniugi sono stati costretti a dare in pegno l’auto, che era stata parzialmente danneggiata da un incendio a titolo ritorsivo, e che era necessaria per andare a lavoro. Ed è stato a quel punto che il marito si è deciso a denunciare, per disperazione, e solo in un secondo momento anche la moglie si è convinta che quella fosse l’ unica strada da percorrere. Sono scattate le perquisizioni che hanno portato al rinvenimento di un taccuino in cui erano annotate tutte le cifre del rapporto usuraio. Grazie anche alle indagini condotte dal sostituto procuratore Gionata Fiore con escussione di testimoni e il sequestro di immagini della videosorveglianza, l’ usuraio e i due complici che fungevano da intermediari e garanti sono stati arrestati in carcere. L’ importanza della denuncia in casi di usura è stata sottolineata dal capo della Squadra mobile Dario Mongiovì, dal dirigente responsabile del reparto antiracket e usura Gianluca Tuccillo e dal commissario di Castel Volturno Pasquale Lamitella.
gmm
