AVELLINO – Rubinetti a secco e le scuole di ogni ordine e grado restano chiuse in cinque comuni della provincia di Avellino. Le ordinanze firmate dai sindaci “per motivi igienico-sanitari” riguardano Flumeri, Gesualdo, Sturno, Taurasi, Villamaina.
Lo stop all’erogazione idrica per tante ore o, in alcuni casi, il ripristino solo parziale, genera malumore tra le comunità limitate nelle azioni quotidiane, mentre ad andare in sofferenza sono anche le attività commerciali ed industriali. Monta la protesta in tutta l’Irpinia. Cittadini, associazioni e rappresentanti istituzionali si sono riuniti a Grottaminarda e in un documento chiedono al Governo che dichiari lo stato di calamità. Al centro di una missiva che Cittadinanzattiva di Montefalcione ha inoltrato ai prefetti di Avellino e Benevento ed alla Regione Campania, c’è la richiesta di reperimento delle risorse finanziarie, fattore determinante insieme alla diminuzione della portata delle sorgenti e la vetustà delle reti. (m.d.a.)