BENEVENTO – È stata condannata in primo grado a tre anni di reclusione e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici per istigazione alla corruzione, l’ex prefetto di Benevento Paola Galeone. L’ex funzionario dello Stato è stata invece assolta dal reato di rivelazioni di segreti d’ufficio. Nei suoi confronti, il pubblico ministero Giuseppe Visconti aveva chiesto la condanna a quattro anni e due mesi. La Galeone è stata prefetto del capoluogo sannita fino al mese di luglio del 2018.
La vicenda nasce da una presunta ‘mazzetta’ richiesta dalla Galeone all’imprenditrice Cinzia Falcone, presidente dell’associazione “Animed”, attraverso l’emissione di una fattura falsa da 1.200 euro allo scopo di potersi garantire una somma del fondo di rappresentanza della Prefettura. La richiesta, secondo quanto denunciato dall’imprenditrice, sarebbe avvenuta nell’ufficio della Prefettura a dicembre del 2019 durante un convegno. Il prefetto avrebbe chiesto di incontrare la Falcone dopo Natale all’interno di un bar di Rende, ma l’imprenditrice, che aveva deciso di sporgere denuncia, si presentò con un microfono nascosto con cui registrò tutta la conversazione. All’uscita dal locale, i poliziotti fermarono il prefetto e trovarono all’interno della sua borsa le banconote incriminate. Durante il processo, si è difesa sostenendo che fosse stata la Falcone a ‘infilarle’ il denaro direttamente nella borsa.