NAPOLI – A 38 anni dal delitto, arriva la condanna per il secondo imputato dell’omicidio del poliziotto Domenico Attianese, ucciso il 4 dicembre del 1986, mentre tentava di sventare una rapina alla gioielleria Romanelli, nel quartiere Pianura.
l gup di Napoli Rosamaria De Lellis ha condannato a 30 anni di reclusione Giovanni Rendina, ritenuto colpevole, con il complice Salvatore Allard, condannato alla stessa pena lo scorso luglio, dell’omicidio volontario pluriaggravato dell’agente di polizia.
Accolte dal giudice le richieste della Procura di Napoli (pm Maurizio De Marco) che aveva chiesto 30 anni di carcere per entrambi gli imputati. Per Rendina, spiega l’Ansa, è stata disposta dal giudice, su richiesta del suo legale, una perizia psichiatrica che l’ha dichiarato capace di intendere e di volere all’epoca dei fatti e anche capace, poi, di sostenere il giudizio.
“Giustizia è fatta”, ha detto commossa Carla Attianese, la figlia del poliziotto ucciso: “Attendiamo con fiducia i successivi gradi di giudizio ma, nel frattempo, questa sentenza ci restituisce un minimo di serenità”. (Nel riquadro Domenico Attianese)