NAPOLI – Dieci arresti in carcere, due ai domiciliari, la Polizia di Stato di Napoli, il Sisco e lo Sco, coordinati dalla Procura Antimafia hanno sventato l’ennesimo tentativo della camorra di fare entrare in carcere telefoni e droga. Le ordinanze sono state firmate dal gip del tribunale di Napoli.
Gli indagati sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e all’accesso indebito di dispositivi idonei alla comunicazione per i detenuti, fatti aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare l’associazione camorristica denominata della “Vanella Grassi”, attiva in particolar modo nella zona del “Perrone” di Secondigliano. Il clan camorristico aveva provato ad introdurre telefoni anche attraverso l’utilizzo di droni. In due distinte occasioni si è proceduto all’arresto in flagranza di tre soggetti e al sequestro di oltre 2 kg di sostanze stupefacenti, di un drone dotato di telecamera, nonché di numerosi microtelefoni cellulari e schede telefoniche