NAPOLI – Sgominata, nel cuore di Napoli, una centrale delle truffe che operava in tutto il Sud Italia. Ad operare i carabinieri di Reggio Calabria. Nei guai due pregiudicati, coinvolti nell’attività criminale che aveva la sua base operativa a Porta San Gennaro.
La truffa da cui sono partite le indagini, era avvenuta a San Giorgio Morgeto, piccolo centro in provincia di Reggio Calabria: qui i due, con il classico “metodo del falso carabiniere”, avevano raggirato un’anziana signora, invalida al 100%, convincendola a consegnare tutti i gioielli che custodiva in casa. Per convincerla, avevano messo su un falso incidente stradale in cui sarebbe stato coinvolto il nipote. Avevano richiesto una finta cauzione per evitare l’arresto del giovane e l’anziana era caduta nella trappola ed aveva ceduto i suoi gioielli per un valore stimato superiore ai 40.000 euro.
A tradire i malviventi la loro disattenzione durante la fuga: la loro auto è stata, infatti, ripresa dalle telecamere di sicurezza di un negozio locale. I militari sono riusciti a risalire al veicolo e nel corso delle indagini, grazie alle testimonianze dei residenti, sono riusciti a identificare i due uomini, originari di Napoli.
Gli arresti sono stati disposti dal gip di Palmi su richiesta Procura guidata da Emanuele Crescenti.
Il blitz ha portato allo smantellamento di una presunta centrale delle truffe che operava in tutto il Sud Italia. Oltre alle misure cautelari, sono state eseguite anche perquisizioni nei locali utilizzati dai truffatori dove i carabinieri hanno sequestrato una decina di cellulari e numerose schede telefoniche, intestate a identità fittizie. Non è escluso, secondo gli inquirenti, che i due soggetti arrestati facciano parte di una rete di truffatori più estesa.