TEVEROLA – Non solo la lottizzazione Schiavone, anche la demolizione e la ricostruzione di un edificio con un ampliamento della volumetria sui terreni di via fratelli Bandiera, di proprietà di Giovanni Miniero, rappresenta un grave episodio di corruzione che investe l’amministrazione di Teverola.
Biagio Lusini fa da tramite tra Miniero che paga la tangente e il sindaco barbato che dovrebbe rilasciare le autorizzazioni, ma è un ruolo che non gradisce “vado da Giovanni, vado da quell’altro, ma che faccio il riscossore? Non l’ho mai fatto”. Giovanni Miniero, intanto, attende il permesso di costruire e Lusini è costretto ad anticipare la metà della tangente da diecimila euro, ma e si lamenta di dover anticipare il prezzo della corruzione per assecondare le richieste di Barbato e glielo dice esplicitamente “caccio pure i soldi miei, ma che altro devo fare? Mannaggia…ma vi devo uccidere? Mi devo buttare da un balcone a causa tua ne Tommà?”. Stretto tra due fuochi l’ex primo cittadino dice a Miniero “qual è il problema? Glieli ho dati io”, ma Lusini in realtà si lamenta con il proprietario dei terreni “mi hai fatto prendere collera 5000 me li hai fatti cacciare a me”, si duole che Miniero temporeggi in attesa del rilascio dei permessi. Il consigliere comunale Lusini auspica la caduta di Barbato come sindaco in una intercettazione dice “ma tu hai capito? Quello mi assassina, quello si fotte 20/30mila euro all’anno, non so quanti soldi si è preso questo”, tanto che in un’altra intercettazione sarcastico Lusini chiederà a Barbato se è giunto il momento di “metterlo a stipendio” Il gip Grunieri nell’ordinanza scrive che Barbato aveva chiesto soldi a Lusini altrimenti sarebbe stato un “Natale triste”.
gmm