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Colata di cemento su Lusciano, il sindaco Mariniello si dimette dopo l’inchiesta di Notix

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LUSCIANO – Il sindaco Giuseppe Mariniello ha rassegnato le dimissioni. Eletto nel maggio del 2023, la fascia tricolore, politico di lungo corso, inaspettatamente per molti, ma non per noi, ha deciso nel pomeriggio odierno di lasciare la poltrona di primo cittadino di Lusciano.

Sicuramente la sua decisione è scaturita dalla prima puntata della nostra inchiesta (CLIKKA E LEGGI) relativa alla colata di cemento che si è abbattuta negli ultimi anni nel Comune aversano, in barba a zone vincolate e destinate certamente ad altri usi. Come, ad esempio l’Area Romano che avrebbe dovuto ospitare il mercato settimanale. Proprio ieri mattina i carabinieri del Nas hanno provveduto a chiudere il mercato di via Leopardi. Ma non solo lo hanno chiuso, lo hanno addirittura abolito, imponendo a Mariniello di trovare un’area idonea ad ospitare i circa 100 ambulanti autorizzati.

Solo che, l’area idonea già esisteva a Lusciano, e rientrava nel Peep (Area Romano, appunto). Ma lì, in quegli spazi destinati alla fiera settimanale, invece del mercato è arrivata la colata di cemento, con la costruzione di circa 200 nuove abitazioni già messe in vendita. All’Area Romano si aggiungono poi la realizzazione di altre costruzioni in piazza Dante, le licenze rilasciate per via Marconi, ecc.

Muoia Sansone con tutti i Filistei: cade Mariniello, che ha comunque venti giorni per tornare sui propri passi e ritirare le dimissioni, e temono di tornare a casa, dopo 18 mesi di consiliatura, gli esponenti dell’Assise cittadina di maggioranza e di minoranza, ovvero Filippo Ciocio, Giuseppina Ferrara, Enrica Rosa Granieri, Rosario Massa, Luisa Mottola, Michele Russo, Luigi Tamburrino, Luciano Vasta, Augusto Abategiovanni, Raffaele Esposito, Domenica Inviti, Benito Mottola, Renato Mottola, Luciano Palmiero, Marco Valentino e Francesco Palmiero.

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