NAPOLI – C’è ancora più di un nodo da sciogliere sulla morte di Arcangelo Correra, il 18enne morto all’alba di sabato nel centro storico di Napoli per un colpo esploso accidentalmente dall’amico Renato Caiafa con una pistola calibro 9×21 .
Oltre alla provenienza dell’arma c’è anche un altro giallo da risolvere. sul selciato la Polizia Scientifica ha trovato e sequestrato un proiettile che sarebbe di un calibro diverso da quello dell’arma dalla quale è partito il colpo mortale. Come è finito sul posto dell’omicidio? Chi lo deteneva? Altri quesiti ai quali la Polizia di Stato, con la Squadra Mobile, e la Procura di Napoli dovranno dare una risposta. Approfondimenti che si aggiungono a quelli a quella che è l’attività di riscontro alle dichiarazioni rese da Caiafa. Il giovane, al momento accusato di omicidio colposo, ha riferito che il colpo mortale era partito inavvertitamente mentre stavano maneggiando una pistola trovata sullo pneumatico di una vettura parcheggiata. La circostanza del ritrovamento casuale, infatti, non convincerebbe gli inquirenti. Questa mattina intanto Caiafa, verrà interrogato dal gip nel carcere di Poggioreale per l’udienza di convalida
