CASERTA – Serve ancora tempo agli 007 del Viminale per completare il lavoro su atti e documenti al Comune di Caserta. La Commissione d’accesso ha, infatti, chiesto ufficialmente la proroga di tre mesi al prefetto Lucia Volpe.
Compito della commissione, composta dal prefetto Maurizio Masciopinto, dal vice prefetto aggiunto Laura Mattiucci e dal maggiore della Guardia di Finanza Gianfranco Mozzillo, accertare l’eventuale infiltrazione malavitosa nell’ente retto da Carlo Marino.
Gli ispettori ministeriali furono inviati in città lo scorso agosto, a seguito dell’inchiesta che vede coinvolti due ex assessori comunali (Massimiliano Marzo e l’allora vicesindaco Emiliano Casale). Parliamo della bufera giudiziaria (una delle tante) che ha travolto il Comune nel giugno scorso, con l’indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere relativa a un presunto sistema di appalti comunali dati in cambio di voti e altre utilità e che ha coinvolto, oltre ai due assessori, quattro tra dirigenti e dipendenti comunali e diversi imprenditori, alcuni ritenuti vicini al clan Belforte. Persone legate al clan avrebbero sostenuto le candidature di Marzo e Casale. (Nelle foto gli ex assessori Emiliano Casale e Massimiliano Marzo)