SAN GIUSEPPE VESUVIANO – Si celebra domani mattina alle 11, davanti al gip del tribunale dei Minori a Napoli, l’udienza di convalida del fermo del 17enne arrestato per l’omicidio di Santo Romano, ucciso a colpi di pistola a soli 19 anni.
Il minore, difeso dall’avvocato Luca Raviele, ha sin da subito confessato di avere fatto fuoco con una pistola, non ancora rinvenuta dalle forze dell’ordine, ma di averlo fatto per legittima difesa dopo essere stato accerchiato da alcuni ragazzi, qualcuno anche armato di coltello, e per difendersi avrebbe sparato con una pistola che avrebbe acquistato per 500 euro in un campo rom. Una versione dei fatti che però non collima con quella resa dai testimoni oculari che gli hanno attribuito un ruolo di soggetto attivo nell’azione omicidiaria. Il legale ha riferito che il giovane è afflitto da problemi psichiatrici. Sempre domani, inoltre, sarà conferito l’incarico al medico legale che dovrà eseguire l’autopsia sul corpo di Santo Romano.
gm