CASERTA – Per il gip Alessia Stadio “Esiste un grave quadro indiziario di turbative” attraverso un accordo illecito che si evince dalle telefonate intercettate e secretate tra Giuseppe Fazzone e Francesco Cerreto e con Raffaele Antonucci del 20 marzo del 2020 e tra Fazzone e Antonio Rondinone del 5 aprile successivo, in cui si preannuncia con sicumera l’aggiudicatario delle gare menzionate.
Quanto detto nelle telefonate è poi realmente accaduto. Fazzone e Cerreto sarebbero gli anelli di congiunzione con gli amministratori pubblici. Il giudice ha evidenziato il ruolo centrale di Cerreto, definito ‘dominus’ delle dinamiche del Comune di Caserta, era colui che sceglieva le ditte che dovevano partecipare alle gare, a lui va ricondotta anche la F.G. Costruzioni srl che si aggiudicherà la gara per la manutenzione del verde nelle aree cimiteriali di Caserta e Casola e collabora con la Coprofin srl che otterrà l’appalto per la manutenzione del verde nel canile municipale. Biondi viene definito il suo “capo”. Numerose le intercettazioni che riguardano i quattro lotti dell’appalto frazionato per la manutenzione del verde pubblico. Gli amici chiamano Cerreto ‘camposanto’ per la sua presenza lavorativa al cimitero di Caserta. Dalle indagini emerge una bonifica all’interno dell’ufficio tumulazioni del cimitero per fugare la presenza di microspie che rivelassero il suo ruolo con gli imprenditori del settore.
gmm