SAN NICOLA LA STRADA/CASERTA – C’era un chiaro accordo tra l’imprenditore Giuseppe Fazzone (finito ieri mattina agli arresti domiciliari) e l’ormai ex assessore del Comune di San Nicola la Strada Gaetano Mastroianni (indagato a piede libero).
Un’intesa con la quale il primo si impegnava a sostenere la campagna elettorale del settembre 2020 che portò all’elezione di Mastroianni, in cambio dell’aggiudicazione (o proroga) di alcune gare sul verde pubblico. Questa la tesi sostenuta dai pm che accusano i due di corruzione e turbata libertà degli incanti e fatta propria, almeno in parte, dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Alessia Stadio.
Nel telefono di Fazzone, finito sotto sequestro, ci sarebbero anche le foto delle schede elettorali con barrato il simbolo del Pd (lista nella quale è stato eletto Mastroianni che ottenne ben 571 preferenze, risultando il secondo eletto del Partito Democratico).
Foto di schede elettorali che dimostrano, quindi, il sostegno avuto nelle urne dall’ex assessore di San Nicola da parte di Fazzone e, ovviamente, dagli amici e parenti dell’imprenditore. Ma Fazzone ebbe anche modo di incontrare per strada il sindaco Vito Marotta (non indagato) che, stando a quanto riferito dallo stesso imprenditore al telefono con Mastroianni, si sarebbe messo a disposizione (il termine usato è “a squadra”). Il gip, però, non ha ritenuto sussistenti e sufficienti gli elementi raccolti dai pm per documentare l’ipotizzata turbativa d’asta.