NAPOLI – Il pubblico ministero Lucio Giugliano della Dda ha chiesto la condanna a 9 anni di carcere per il cantante neomelodico Tony Colombo e per la moglie Tina Rispoli. La requisitoria nel corso del procedimento con il giudizio abbreviato a carico della coppia e di altri membri del clan Di Lauro.
Stando alla ricostruzione del sostituto procuratore, Colombo sarebbe entrato nell’orbita del clan accettando i soldi messi a disposizione dalla futura moglie. Una cifra talmente importante, e difficile da restituire, da legarlo agli affari del clan di Secondigliano. Per quanto riguarda la Rispoli, la Dda la ritiene un elemento capace di reinvestire in favore del clan gli ingenti guadagni derivanti dagli immobili lasciategli dal primo marito assassinato, Gaetano Marino. A capo dell’organizzazione criminale, nel periodo oggetto dell’inchiesta, la procura ritiene sia stato Vincenzo Di Lauro, secondogenito di “Ciruzzo ‘o milionario”. Nei suoi confronti il pm ha chiesto 20 anni di carcere. Sarebbe lui il protagonista della svolta “imprenditoriale” del clan con un occhio di riguardo alle nuove tecnologie. Sempre 20 anni di carcere sono stati invocati per il fratello di Tina, Raffaele Rispoli, ritenuto elemento di spicco della zona di via Cupa dell’Arco.