CASERTA – Pur consapevole di essere intercettato, Giorgio Magliocca avrebbe rivelato ad altre persone particolari sugli atti di indagine coperti da segreto investigativo. La Procura in tal senso ha aperto un fascicolo di indagine che potrebbe coinvolgere anche il presidente della Provincia per violazione del segreto istruttorio in concorso con altre persone.
Conscio di avere il telefono sotto controllo, Magliocca avrebbe imbastito una conversazione ad usum delphini, paventando un’immunità che potesse mettere fine alle intercettazioni telefoniche. Il 15 novembre dell’anno scorso, tale A.C. gli dice in un colloquio telefonico di aver trovato il nuovo Regolamento interno del Comitato europeo delle Regioni (ndr il Cor di cui Magliocca è membro dal 26 gennaio del 2020, con un nuovo mandato che scade nel gennaio del 2030) menzionando l’articolo 5 che parla di immunità e privilegi assimilabili a quelli dei parlamentari europei, un’immunità a dire dei due interlocutori anche più potente di quella dei parlamentari nazionali. Per i sostituti procuratori Gerardina Cozzolino e Giacomo Urbano il presupposto dell’immunità è la partecipazione ai lavori delle istituzioni europee e non si attaglia ai fatti di corruzione che Magliocca avrebbe commesso nell’esercizio delle sue funzioni di Presidente della Provincia di Caserta e di sindaco del Comune di Pignataro Maggiore. Tesi condivisa dal gip che autorizzava il prosieguo delle intercettazioni.
giovanni maria mascia