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Sequestro del figlio dell’armatore, sfugge all’arresto il boss Rullo

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NAPOLI – Sfugge all’arresto il boss Nicola Russo, esponente di spicco del clan Contini,  sospettato di essere uno degli artefici del sequestro del figlio di un armatore di Napoli. Gli agenti della questura lo hanno cercato al Borgo Sant’Antonio Abate e non lo hanno trovato, al momento risulta irreperibile. Oltre a Rullo sono irreperibili altre due persone.

Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti il gruppo avrebbe condotto il figlio dell’armatore in un’abitazione in via Don Bosco. Qui l’uomo sarebbe stato malmenato, subito dopo è stato contattato il padre, accompagnato anche lui nell’edificio in via Don Bosco, poi avrebbero preteso del denaro dal padre come riscatto per il rilascio. Subito dopo sono scattate le indagini lampo dei poliziotti della questura, che hanno individuato l’appartamento in via Don Bosco. Nel frattempo il figlio dell’armatore era stato abbandonato davanti al pronto soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli, dove è stato soccorso e medicato. Al momento tre persone sono irreperibili, tra cui Nicola Rullo, considerato dagli inquirenti ai vertici dei Contini. Rullo era stato scarcerato ad agosto. Il figlio dell’imprenditore è stato tenuto segregato per circa dodici ore, prima di essere rilasciato davanti all’ospedale Fatebenefratelli. Gli agenti della squadra mobile sono partiti dalle testimonianze e dal sopralluogo nell’appartamento alle spalle di via Don Bosco. Adesso sono stati individuati i presunti responsabili: tre persone sono ricercate dalle forze dell’ordine.

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