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Corruzione a Salerno, il vice presidente Guzzo in Procura. Fdi denuncia: “Alfieri dal carcere comunica con l’esterno”

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SALERNO – Continua l’azione investigativa delle fiamme gialle nell’inchiesta sugli appalti pilotati che sta scuotendo il comune di Capaccio Paestum e l’intera Provincia di Salerno. Proseguono le perquisizioni ma anche gli interrogatori. Ieri in Procura è stato, infatti, ascoltato il vice presidente della Provincia, Giovanni Guzzo, anch’egli in quota deluchiana.

Al centro dell’interrogatorio l’affidamento di un appalto per l’efficientamento energetico nel comune di Novi Velia, in cui Guzzo è consigliere. Appalto che, guarda caso, sarebbe poi stato affidato alla Alfieri Impianti srl. Il fatto è stato segnalato dal senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone che, tra l’altro, proprio oggi, ha presentato un’interrogazione parlamentare urgente al Ministro della Giustizia Carlo Nordio, chiedendo di verificare eventuali comunicazioni tra Alfieri, attualmente detenuto nel carcere di Fuorni, e l’esterno.

Intanto, dopo l’arresto del fedelissimo di Vincenzo De Luca, Franco Alfieri, due giorni fa altre sei persone sono finite nel registro degli indagati e si vanno, quindi, ad aggiungere ai soggetti già coinvolti, insieme ad Alfieri stesso, nel primo provvedimento emesso dalla Procura, il 3 ottobre 2024. Si tratta del consigliere regionale Luca Cascone, di 50 anni; Andrea Campanile, 27 anni, componente dello staff del sindaco Alfieri; Angelo Michele Lizio, direttore del settore Viabilità della provincia di Salerno; Nicola Aulisio, dirigente della società della Cogea Impresit; Federica Turi, responsabile dell’area Manutenzione del Comune di Capaccio e Giovanni Vito Bello, responsabile dell’area Lavori Pubblici del comune di Capaccio. Tutti sono indagati, a vario titolo, per turbata libertà degli incanti in concorso e per turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.

La maxi indagine, “sintetizzata” dai pm in ventiduemila pagine ipotizza nei confronti di Alfieri e degli altri 5 indagati finiti, fin dal 3 ottobre scorso, nel mirino della magistratura, i reati di corruzione e turbata libertà degli incanti. Con Alfieri figurano nell’inchiesta madre, sua sorella Elvira Alfieri, e l’autista Andrea Campanile, ai domiciliari. Agli arresti domiciliari anche Vittorio De Rosa e Alfonso D’Auria, della società Dervit e l’ingegnere Carmine Greco. Per tutti loro, la prossima settimana, il Riesame dovrà decidere sulla richiesta di alleggerimento della misura cautelare.

Nella foto il vice presidente della Provincia di Salerno, Giovanni Guzzo ed il presidente (sospeso dal prefetto) Franco Alfieri, dal 3 ottobre rinchiuso nel carcere di Fuorni.

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