Estorsione per il clan Sangermano, il ras Vitale chiede lo sconto di pena

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LAURO – Sconto di pena per Luigi Vitale, detto o’Stack, presunto componente del clan Sangermano. Dagli otto anni del primo grado ai sei anni ed otto mesi in appello. Ora si attende solo la conferma da parte dei magistrati della Sesta sezione penale della Corte di Appello di Napoli.

Gli avvocati Umberto Nappi e Francescantonio Maffettone, difensori dell’imputato, hanno concordato la pena in appello. Vitale è considerato dagli inquirenti un esponente di spicco del clan Sangermano. In particolare dalle dichiarazioni rese agli inquirenti dal collaboratore di giustizia Aniello Acunzo è emerso che Vitale insieme all’indagato Paolo Nappi detto Papino, “nel 2010 avvicinò un imprenditore impugnando una pistola e gli chiese 60mila euro a titolo estorsivo su ordine di Agostino Sangermano”. Per risolvere la questione fu organizzato un incontro così come ricostruisce il collaboratore di giustizia: “io e Florio Galeotalanza andammo armati, Sangermano venne in compagnia di Paolo Nappi e Antonio O’Malommo, titolare di un canile a Marzano. In quella circostanza affrontai Agostino Sangermano e gli dissi che non doveva fare estorsioni al titolare della suddetta ditta in quanto era amico di Biagio Cava”. Sangermano replicò sostenendo che non era vero che il titolare della ditta era amico nostro in quanto aveva detto di essere amico dei fratelli Russo di Nola”.