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I soldi della camorra riciclati in ristoranti e auto di lusso: 2 arresti, 14 denunce

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NAPOLI – Omar Mohamed, imprenditore proveniente dalla Calabria ma da tempo residente a Bologna e una persona di origine campana, Massimo Nicotera, ritenuta contigua a organizzazioni criminali di stampo camorristico, sono i destinatari di misure cautelari da parte della guardia di finanza di Bologna.

I due sono indiziati, a vario titolo, insieme ad altri 14 soggetti, di una molteplicità di condotte delittuose, alcune delle quali aggravate dal “metodo mafioso”: riciclaggio, reimpiego di proventi illeciti, usura, estorsioni, malversazione di erogazioni pubbliche, trasferimento fraudolento di valori, reati in materia di stupefacenti, inosservanza della normativa antiriciclaggio, sfruttamento della prostituzione e tentato sequestro di persona.

Altre misure cautelari sono state eseguite a Padova, Mantova, Latina, Napoli e Crotone,  emesse dal Giudice per le indagini preliminari del tribunale, Domenico Truppa, con contestuali perquisizioni eseguite anche in Germania.

Sarebbe stato accertato come l’imprenditore calabrese avesse ricevuto “anomali finanziamenti” da parte di pluripregiudicati ritenuti vicini a gruppi criminali di stampo camorristico e ‘ndranghetista. Tali “prestiti”, a volte in contanti, altre mediante operazioni finanziarie tracciabili, sarebbero stati utilizzati per l’acquisizione di società, o nell’acquisto di immobili e auto di lusso.
Gli investigatori del Gico hanno documentato come il denaro venisse “ripulito” e restituito anche con il coinvolgimento di imprenditori locali nell’emissione di fatture false. 

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