NAPOLI – Pena sensibilmente ridotta per l’assassino di Giovanbattista Cutolo, detto Giogiò. La vicenda giudiziaria si è chiusa definitivamente con condanna, ma la pena inflitta al responsabile sarà sensibilmente inferiore rispetto ai 20 anni inizialmente previsti.
Il giovane musicista, membro dell’orchestra “Scarlatti Young”, fu ucciso la sera del 31 agosto mentre cercava di proteggere un amico aggredito durante una lite scaturita per un motorino parcheggiato male. La pena per il suo omicida, al netto dello sconto garantito dall’abbreviato, da 30 a 20 anni, passa in giudicato e potrà essere ridotta di un sesto in base a quanto previsto dalla riforma Cartabia nella parte in cui si prevede il beneficio quando si rinunci all’appello.
In questo modo, si scenderebbe a 17 anni ma, con i benefici per la buona condotta, si potrebbe ulteriormente abbassare addirittura a 13-14 anni. Insomma, il giovane (oggi 17enne) incriminato per l’omicidio potrebbe tornare in libertà a 30 anni.
L’ipotesi che l’assassino di suo figlio possa tornare in libertà dopo non più di 14 anni dall’omicidio sconvolge la mamma del giovane musicista. Daniela Di Maggio, mamma di Giogiò ha spiegato al Tg1: “L’ho presa, ovviamente male perché il pm aveva detto che avrebbe chiesto l’ergastolo se l’assassino fosse stato adulto. Il dono del perdono in questo momento non mi appartiene”.