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TSUNAMI POLITICO. Raccomandazioni e nomine all’Asl: ecco chi voleva “piazzare” Zannini. I no di Iodice costretto a dimettersi

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CASERTA – Avere propri uomini e donne ai vertici dell’Azienda sanitaria locale di Caserta avrebbe certamente consentito a Giovanni Zannini di rafforzare il proprio consenso elettorale. Il consigliere regionale, travolto dall’inchiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, voleva degli “yes men” al comando, pronti a prostrarsi davanti ai suoi desiderata, pronti ad accogliere segnalazioni e raccomandazioni.

Questa la tesi dei pm Gerardina Cozzolino e Giacomo Urbano che hanno iscritto Zannini nel registro degli indagati con le accuse di corruzione e di concussione (quest’ultimo reato proprio per il filone relativo all’Azienda sanitaria casertana).

Ma in Enzo Iodice il consigliere regionale trovò un ostacolo. L’allora direttore sanitario dell’Asl, poi costretto a dimettersi, rispedì al mittente ogni tentativo del politico di Mondragone di collocare i suoi uomini nei “posti giusti”. L’ex sindaco di Santa Maria Capua Vetere ed ex segretario provinciale del Pd, rifiutò di collocare Carmine Lauriello – che non è indagato -, già Dirigente responsabile del coordinamento cure domiciliari dell’Asl, negli uffici della Direzione sanitaria. Stando alla ricostruzione dei pubblici ministeri, Zannini avrebbe potuto, in modo tale, veicolare le istanze dei dipendenti dell’Asl.

In un’altra circostanza, Iodice si rifiutò di intercedere con il dg dell’Asl, Amedeo Blasotti, per nominare Luana Sergi quale responsabile dell’area di Neuropsichiatria infantile dell’Azienda sanitaria casertana. Ancora, Iodice avrebbe provato ad interrompere la pratica di veicolare le istanze dei dipendenti. Il consigliere regionale sarebbe stato solito, secondo la Procura, accompagnare personalmente gli impiegati negli uffici Asl. Avrebbe anche costretto Iodice ad incontrare i dipendenti al di fuori degli uffici. Tali istanze sarebbero spesso state recapitate attraverso dei “pizzini”, consegnati sempre da Zannini.

Queste costanti pressioni avrebbero, infine, costretto Enzo Iodice, nominato direttore sanitario dell’Asl nell’agosto del 2022, a dimettersi. Ciò accadeva il 19 settembre dello scorso anno. Il giorno prima, ovvero il 18 settembre del 2023, Antonio Postiglione (indagato), su indicazione di Zannini, avrebbe proposto a Iodice di accettare l’incarico di direttore sanitario dell’ospedale San Pio di Benevento, oppure di dimettersi.

Iodice non ebbe dubbi e si dimise. Finalmente liberatosi “dell’ostacolo”, il consigliere regionale provò ad imporre al suo posto Marco De Fazio. Ma a questa nomina, con grande dispiacere di Zannini, si oppose il direttore generale dell’Asl, Blasotti.

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