NAPOLI – Corruzione: questo il reato di cui dovrà rispondere Concetta Ferrari, segretaria generale del ministero del Lavoro. Lo ha deciso ieri il Gup di Napoli Enrico Campoli, accogliendo la richiesta della procura napoletana (pm Henry John Woodcock, procuratore Nicola Gratteri).
Il processo prenderà il via il prossimo 27 novembre davanti alla terza sezione del Tribunale. Oltre alla Ferrari, a salire sul banco degli imputati saranno anche Fabia D’Andrea, all’epoca dei fatti, risalenti al 2019, vice-capo di gabinetto del ministero e Antonio Rossi, figlio della Ferrari.
I tre sono coinvolti nell’inchiesta relativa ai presunti casi di corruzione al ministero. Il processo si celebrerà con rito ordinario, mentre è già in corso l’abbreviato. In quest’ultimo caso la Procura ha invocato le condanne per il presunto corruttore, il segretario Cisal Felice Cavallaro (5 anni la richiesta di condanna) e per l’ex proprietario di Unipegaso Danilo Iervolino (4 anni e 6 mesi).
Nella foto Concetta Ferrari