Napoli. Dopo gli ennesimi episodi di violenza avvenuti ai danni di operatori sanitari, all’Ospedale Umberto I di Nocera e alla Guardia medica di Mondragone, i medici hanno dato vita ad una simbolica protesta sugli scaloni dell’ingresso dell’ospedale Cardarelli di Napoli.
I professionisti hanno mostrato dei cartelli con su scritto “lo sai che se aggredisci un medico non ti potrà curare?” e altri ancora che ricordano le pene previste dal Codice penale nel caso di atti di violenza nei confronti di medici e operatori sanitari. La protesta è stata promossa dall’Anaao Assomed e dalla Cimo Fesmed. Lo stato di esasperazione dei ‘camici bianchi’ è colmo a causa dei numerosi episodi di violenza avvenuti nei Pronto soccorso e negli ospedali in Campania nel corso dell’anno che hanno reso l’esercizio della professione sempre più rischiosa. Gli ultimi episodi in ordine di tempo sono accaduti a metà settimana nell’ospedale Umberto I a Nocera, dove due donne hanno aggredito una dottoressa che stava spiegando la situazione clinica del familiare ricoverato e quello verificatosi sabato alla Guardia medica di Mondragone dove un uomo stanco di aspettare il turno per sottoporre a visita la moglie ha preso a pugni l’autista dell’ambulanza e ha danneggiato l’autoveicolo e la porta di ingresso dello studio, oltre a minacciare i medici.