Vertenza Jabil, la fabbrica chiude: i lavoratori invocano l’aiuto di Prefetto, Governo e Regione

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Caserta. Una lettera dei lavoratori dello stabilimento Jabil di Marcianise è stata consegnata questa mattina in Prefettura nel corso di una manifestazione di protesta davanti al Palazzo del governo, soprattutto in vista dell’imminente chiusura dell’impianto di Marcianise da parte della proprietà americana che si occupa di produzione di componenti e circuiti elettronici.

La missiva è indirizzata al Ministero del Lavoro, al Ministero dell’Economia e Finanza e al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il tempo stringe, com’è noto la multinazionale americana ha deciso la chiusura dello stabilimento di Marcianise per il mese di marzo dell’anno prossimo e i lavoratori vogliono sapere quali sono le iniziative che il Governo vuole prendere, anche perché in gioco ci sono 420 posti di lavoro a rischio. Il delegato sindacale della Uilm Mauro Musella ha investito del problema anche la Regione Campania e in prima persona il Governatore Vincenzo De Luca. Nelle prossime settimane è previsto un tavolo di lavoro a Roma per la possibile cessione del ramo Jabil di Marcianise all’Assembly Engineering srl del gruppo Time di Portico, un’ipotesi che non sembra essere gradita ai lavoratori della Jabil a causa dei recenti pregressi che hanno visto ex colleghi in esubero transitati alla Softlab, i quali senza un piano di reindustrializzazione sono in cassa integrazione. I lavoratori a rischio licenziamento auspicano soluzioni che siano supportate da progetti industriali solidi. A causa delle ultime vertenze i rapporti tra i lavoratori della Jabil e i vertici della società americana sono sempre più tesi.