Perizie psichiatriche false, confiscati beni per due milioni al boss grazie alle intercettazioni

in News by

Nocera inferiore. Aveva simulato patologie psichiatriche per sottrarsi ai processi e per evitare le sentenze di condanna per omicidio, associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione ed usura, ma Carlo Montella è stato inchiodato dalle indagini della Procura di Nocera inferiore che ha svelato attraverso intercettazioni telefoniche, ambientali e videoriprese la macchinazione.

Grazie ad una sentenza della Cassazione sono stati anche confiscati beni immobili per un valore di circa due milioni di euro: gli agenti hanno posto i sigilli al complesso edilizio Parco Concetta e ad una proprietà a Sant’Egidio Monte Albino. Carlo Montella è stato riconosciuto responsabile di affiliazione alla Nuova Famiglia e in particolare alla feroce cosca che operava nell’area dell’agro nocerino sarnese. Grazie a delle false perizie medico legali che avevano attestato una incapacità di stare in giudizio, cioè di non poter prendere parte ai processi per un presunto deterioramento cognitivo, Montella aveva evitato di subire per anni sentenze per omicidi ordinati dal clan nel corso delle numerose faide interne, per associazione mafiosa, estorsione e prestiti usurari. Le indagini hanno accertato attraverso le intercettazioni quanto false fossero quelle patologie. Montella è attualmente detenuto nel carcere di massima sicurezza di Parma dove deve scontare diverse decine di anni di reclusione per sentenze passate in giudicato. Secondo l’accusa il pluripregiudicato ha fatto parte del clan camorristico Tempesta di Angri che per decenni ha dettato legge nel sarnese e nell’agro nocerino attraverso l’imposizione del pizzo a imprenditori e commercianti della zona costretti spesso a ricorrere a prestiti a tassi usurari che consentivano al clan di entrare in possesso delle loro aziende o beni. gmm