Su Fulvio Martusciello si è sempre vociferato di amicizie influenti in settori cardine. È sul “mercato politico” da anni ed è noto però anche e soprattutto per i suoi rapporti turbolenti con molti suoi ex fedelissimi. Da Stanislao Lanzotti, ex fedelissimo di Martusciello, che sui social gliele canta di cotte e di crude, a Cesaro, a Patriciello, a Caldoro e Grimaldi e altri. Ha rotto con tutti! Questi ultimi, un tempo alleati, sono stati estromessi da Forza Italia su iniziativa dello stesso Martusciello.
Sebbene a Napoli è debolissimo e il suo seguito è quindi in netto declino, Martusciello però è sostenuto dai media di Partito e soprattutto ha stretto nuove alleanze in Provincia di Caserta con Zannini fedelissimo di De Luca. Un sodalizio che ha suscitato non poche domande e perplessità su cosa possa aver promesso o garantito in cambio di tale supporto. A sostegno di Martusciello ci sono anche i media, anche RTI ha recentemente cambiato linea editoriale dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi.
Le “barzellette” che si raccontano sono tante contro Berlusconi, anche se non sono mai apparse prove o video certi. Partendo dalla Sicilia, risalendo per la Calabria, sostando in Campania e parcheggiando a Roma/Milano, dormendo all’estero ed infine rientrando via Hong Kong. Tornando infine alla realtà, la storia inizia con Antonio Martusciello che, grazie alla fiducia di Pubblitalia ottenne il partito in Campania e così ha lanciato il fratello Fulvio nel panorama politico campano. Tuttavia, coloro che contribuirono alla caduta di Antonio Martusciello sono ora i bersagli degli attacchi della famiglia Martusciello all’interno di Forza Italia in Campania.
Le dinamiche del potere in Campania sembrano essere in continua evoluzione, e la posizione di Martusciello, benché fragile, resta centrale. Come si suol dire, la partita dei “berluscones” capeggiata dai Martusciello è appena iniziata. Gli ex amici politici di Fulvio, come sopra menzionati, sono numerosi, e le loro storie e critiche sono tante.
Un’altra barzelletta simpatica che si racconta su Berlusconi è che aveva 5000 miliardi di esposizione bancaria, perciò scese in politica ma la sinistra, il Fatto e Santoro presero un tonfo sbagliando tiro e fu un boomerang anche nel Ministero delle Tv.
In chiusura, anche su di noi raccontano barzellette e vogliamo ricordare un aneddoto curioso. Anni fa i giornalisti di Notix misero una vecchia 100 lire posta su un tavolo, una di quelle 100 lire con la testa da un lato. I commensali ascoltavano attenti, il tavolo era silenzioso e il giornalista di notix disse: “tutti guardate e vedete cosa ci sta sulla 100 lire, cioè la testa quella che giustamente appare, ma quello che ci sta sotto lo sanno solo in pochi e qui casca l’asino. Infatti questo è il simbolo di quanto ciò che è visibile e noto a tutti spesso nasconda verità sconosciute. Un’immagine che ben rappresenta le molteplici letture della politica/imprenditoria/editoria e delle vicende di potere che ne hanno caratterizzato il corso.
Zinzi sulla conferenza di De Luca: “L’unica cosa straordinaria sono i soldi che spreca”
NAPOLI – “Ci vuole coraggio a presentarsi vittorioso alla conferenza stampa di