Roma, Piazza Venezia e Fori Imperiali: verifiche su tutti i pini

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Nuovo sopralluogo dell’Assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi nell’area di Piazza Venezia dove ieri si è verificata la caduta di un pino. I tecnici sono intervenuti per il secondo livello di controllo delle alberature, dopo i controlli visivi. Saranno 27 i pini oggetto di verifica nel fine settimana: in campo un responsabile del Servizio giardini di Roma e un esperto agronomo che procederanno alle verifiche strumentali per valutare la consistenza del tronco, prima, per poi andare avanti con le prove di trazione. In programma l’abbattimento di tre pini in piazza San Marco. “Sono in corso i controlli strumentali dei 27 pini che si trovano nell’area di piazza Venezia e che servono a capire la consistenza dell’apparato interno al tronco per valutare se ci sono carie come quelle trovate nel primo pino caduto” ha spiegato l’assessora. “Domani inizieremo i controlli di trazione, il terzo livello di controllo dopo quello visivo e quello strumentale, che sono i più complessi“.

I controlli dureranno tutta la settimana prossima e nel frattempo inizieranno anche quelli sui pini di via dei Fori Imperiali. “Arriveremo fino a Largo Corrado Ricci dove i pini sono già stati controllati con le prove di trazione perché lì è previsto uno dei tre interventi Pnrr della Sovrintendenza – ha proseguito Alfonsi -. Il 25 luglio abbiamo già fissato una riunione con la Sovrintendenza capitolina per capire come mettere in relazione gli interventi Pnrr, le prove di trazione e come comportarci”. Per quanto riguarda le aree più a rischio caduta “dopo la Cristoforo Colombo, dove abbiamo già effettuato totalmente le prove di trazione perché avevamo trovato diversi pini da abbattere in una strada con grande rischio per la popolazione, sarà la volta di via di Castel Fusano e della via del Mare, sia per la quantità di pini presenti che per l’attacco maggiore di Toumeyella“, ha aggiunto Alfonsi.

Nonostante i due episodi degli ultimi giorni, gli uffici hanno registrato una diminuzione dei crolli di alberature: dai 143 segnalati nel 2018 si è passati a 36 nel 2022. Per quanto riguarda i sinistri erano 1.710 nel 2018 – in seguito ai quali è stato chiesto a Roma Capitale un rimborso – mentre sono stati 440 del 2022. In quest’ultimo caso il dato comprende anche i danni causati dalla caduta di un ramo e non solo dai crolli. “Questo vuol dire maggiore cura per gli alberi – ha commentato Alfonsi – maggiore sicurezza per la cittadinanza e minore costo economico. Inoltre siamo passati da circa 6 mila potature nel 2020 a 70 mila nel 2022. E il cronoprogramma prevede che da qui a 5 anni siano potati tutti i pini di Roma“. 

A fronte degli abbattimenti, Roma sta provvedendo anche a un piano di ripopolamento dei pini, alberi indispensabili per il piano di adattamento climatico della Capitale. “Abbiamo fatto un’indagine di mercato per trovare 50/60 pini di medie dimensioni (per evitare che la Toumeyella possa attaccarli) da posizionare nell’area centrale di Roma. I pini – ha concluso Alfonsi – sono uno dei simboli della Capitale, indispensabili sia a livello paesaggistico che per il piano di adattamento climatico e per ripopolare le zone di Roma con più isole di calore, come la zona est, che è quella più inquinata. Ad ogni modo, qualunque pianta non potrà essere messa a dimora prima di ottobre, perché ora fa troppo caldo“, termina la nota di Roma Capitale.