Napoli, Somma Vesuviana dedica lapide marmorea a Fausto Coppi e a Giuseppe D’Avino, il falegname che nel 1945 donò la bici al grande campione

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“Una giornata piena, bella per Somma! Villa Augustea piena. Una piazza centrale piena, Questa è la linea che dobbiamo seguire al fine di promuovere bene il territorio. Somma Vesuviana ha superato in modo pieno la prova. Un ringraziamento a tutto il Corpo di Polizia Munipale, guidato dal Comandante Ciro Bruno, alle Guardie AISA, guidate da Giovanni Cimmino e un grazie a tutti i volontari della Protezione Civile sotto la guida del Presidente Vincenzo Secondulfo. Il rapporto tra sport e cultura è fondamentale, perchè l’unione di questi due elementi da la possibilità ad un popolo di crescere e a una città di migliorarsi. Con tutta la giunta stiamo lavorando affinchè Somma ridiventi un polo attrattivo attraverso il turismo, lo sport e i grandi eventi che permettono di dare visibilità alle nostre bellezze come il Santuario di Santa Maria delle Grazie, il Castello di Lucrezia D’Alagno, il Complesso Monumentale di Santa Maria del Pozzo, la Villa Augustea. Portiamo il turismo stanziale a Somma Vesuviana”. Lo ha affermato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, nel napoletano.

Da oggi, in Piazza Vittorio Emanuele III, campeggia la lapide marmorea dedicata a Fausto Coppi e a Giuseppe D’Avino, il falegname sommese che nel 1945 donò la bicicletta al grande campione. Presenti i figli Angelo, Nicola e Franco. Ma ecco la vera storia che lega Fausto Coppi a Somma Vesuviana.

“Sono molto commosso e ringrazio l’intera comunità. Sono passati ben 78 anni da quei giorni del lontano 1945, quando nostro padre Giuseppe don+ la bicicletta a Fausto Coppi. Da allora nacque una grande amicizia e il 2 Gennaio del 1960, papà pianse tanto sul balcone di casa, nei vicoli del Casamale, alla notizia della scomparsa di Fausto. Il grande campione amava i vicoli del Borgo Antico di Somma Vesuviana, ai piedi del Monte Somma. All’epoca non era conosciutissimo, anche se nel 1940 aveva già vinto il suo primo Giro D’Italia. Poi arrivò la guerra e Coppi venne catturato dagli inglesi in Tunisia – ha affermato Angelo D’Avino, figlio di Giuseppe, il falegname che nel 1945 donò la bicicletta a Fausto Coppi – poi trasferito a Caserta. Un grande cronista sportivo, Gino Palumbo, riusci’ a scovarlo e pubblicò un appello affinchè il futuro campionissimo che dopo avrebbe vinto tutto divenendo leggenda del Ciclismo Mondiale. L’appello fu lanciato per dare la possibilità a Fausto Coppi di riprendere e continuare ad allenarsi. Il mio papà, Giuseppe D’Avino, era un falegname di anni 30, ma molto appassionato di ciclismo. In quel periodo anche gli stessi contadini si spostavano in bicicletta e queste bici le prendevano a noleggio dal mio papà. Mio padre decise di montare in sella a una Legnano per consegnarla ai custodi britannici che avevano il compito di vegliare il prigioniero Fausto Coppi. Non fu un gesto di non poco conto. Il mio papà donava una Legnano in un’Italia che mandava nelle sale cinematografiche un film come Ladri di biciclette. Papà Giuseppe, riusci’ nel suo intento e gli fu data la possibilità di incontrare Fausto Coppi. L’episodio è incluso da Gianni Brera nella sua biografia coppiana, e lo ricorda, tra gli altri, il volume di William Fotheringham uscito di recente in Italia per il cinquantennale della morte del leggendario campione (edizioni Piemme).

Ci fu la grande commozione di Fausto che da quel giorno, ogni mattina, raggiungeva il mio papà a Somma Vesuviana, nei vicoli del Casamale e andavano in bici insieme. Coppi partiva da Caserta, arrivava al Casamale e incontrava il mio papa ma anche mio fratello Franco. Un giorno la futura star mondiale del ciclismo promise che avrebbe donato una sua bici al diciottesimo anno di mio fratello Franco ma purtroppo non fiu possibile in quanto Coppi mori’ di malaria. La mattina Fausto arrivava a Somma Vesuviana ed amava bere ben tre uova. Mia nonna gli preparava la pasta fresca, fatta in casa, in una zuppa di latte. Papà Giuseppe e Fausto Coppi pranzavano insieme, andavano in bici insieme, poi ritornavano in bici a Caserta. Ma Coppi ritornava a Somma Vesuviana, dal mio papà, tutte le volte che veniva in Campania per il Giro D’Italia o anche perr partecipare ad altre corse come il Giro della Campania!”. Ed oggi a Somma Vesuviana c’erano i fratelli D’Avino, figli di Giuseppe. La cerimonia è stata forte, commuovente con l’inno nazionale e la benedizione di Don Nicola De Sena.

Castellania, paese di Fausto Coppi e Somma Vesuviana, da oggi sono insieme. “La nostra piccola comunita’ di Castellania custodisce con impegno e passione (oltre all’amministrazione Comunale sono attive 3 associazioni culturali, Fausto e Serse Coppi, Consorzio Terre di Coppi e la Mitica -Colli di Coppi). La memoria delle vicende sportive e umane di Fausto. Un impegno fatto di continue ricerche, di studi e di relazioni che in questi 63 anni ci hanno consentito di comprendere piu’ a fondo l’umanita’ di Coppi. La nostra presenza, oggi, qui a Somma Vesuviana – ha dichiarato Sergio Vallenzona, sindaco di Castellania – e’ una doverosa restituzione all’affetto e al calore che Fausto, durante i suoi mesi di prigionia, ricevette da queste comunita’, da Caserta, a Somma Vesuviana al quartiere del Casamale.

Giuseppe D’asino simboleggia, attraverso il suo semplice ma prezioso gesto della bicicletta donata, tutti i tifosi, bambini, donne e uomini che si strinsero intorno Fausto, restituendogli serenita’ e maggiore consapevolezza dei propri mezzi atletici. Non e’ casuale che fu proprio in quella primavera del ‘ 45 che il grande Airone riprese il suo volo, librando da queste terre verso i suoi cari colli finalmente liberi e pieni di belle speranze. Presenti i grandi campioni del ciclismo come Angelo Damiano, Medaglia D’Oro, a Tokyo nel 1964. “Oggi è stata scritta una bella pagina per il ciclismo. Un territorio accogliente – ha affermato Angelo Damiano, Medaglia D’Oro a Tokyo 1964 – ed oggi ho voluto portare una mia testimonianza. Ho sempre voglia di pedalare, anche a 59 anni dalla medaglia d’oro. In questo modo visitiamo anche la nostra Italia ”.

Con il Giro D’Italia, registra il pieno anche Giro….in Monumenti. “Tutto ha funzionato bene – ha affermato Rosalinda Perna, Assessore alla Cultura del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano – e la stessa Villa Romana Augustea è stata praticamente presa d’assalto. Ricordo che sarà possibile visitare i monumenti fino al 14 Maggio”. Una città intera che ora crede in cultura, turismo e anche sport. “Abbiamo creduto nel Giro D’Italia allestendo molteplici eventi – ha affermato Rubina Allocca, Assessore allo Sport del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano – ed abbiamo lanciato anche un messaggio sociale profondo, impiegando i Percettori del Reddito di Cittadinanza a supporto del Servizio Ecologico nelle attività di pulizia delle aree verdi interne ai Beni Culturali. Inoltre abbiamo profuso un grande impegno anche nell’organizzazione della cerimonia di questa mattina”.

Navette bus dal centro città. “Intanto, grazie ad una convenzione con AICAST – ha affermato Mauro Polliere, Assessore al Commercio e alla Mobilità del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano – fino al 31 maggio sarà possibile usufruire di uno sconto del 10% in tutti i negozi soci AICAST. Sul fronte mobilità, i servizi hanno funzionato bene, inclusa la navetta bus che ha accompagnato i cittadini ed i turisti dal centro ai luoghi del Giro”, termina la nota stampa del Comune di Somma Vesuviana.