Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) e Polizia Nuova Forza Democratica (PNFD) questa mattina hanno inviato una nota al Ministro dell’Interno e Capo della Polizia e p.c. al Direttore Ufficio rapporti sindacali Dipartimento della Polizia di Stato (Roma) che di seguito si riporta integralmente: “Egr. Signor Ministro e Capo della Polizia, l’ultimo episodio avvenuto in data 14.02.2023 presso il commissariato di Vicaria Mercato Questura di Napoli, deve farci riflettere e comprendere quali lacune possano essersi verificate per consentire ad un soggetto estraneo di accedere nell’atrio del commissariato dove in tale luogo, si è consumata la tragedia che ha visto coinvolti un poliziotto che al fine di difendere un collega dall’aggressore, munito di arma da taglio ha dovuto fare uso della pistola in dotazione, oggi indagato per omicidio colposo.
E’ risaputo che l’accesso al commissariato è libero, quindi carente di adeguata misura di prima protezione, considerato la sola esistenza di un gabbiotto con un operatore di polizia al suo interno situato sulla dx pertanto, si accede liberamente nell’atrio. Al riguardo chiediamo: le difese passive presso il commissariato Vicaria Mercato sono idonee? Quanti altri Commissariati sono posti in sicurezza e sottoposti a verifiche annuale in ossequio alla Legge 2008/81 ex 626/94? Non sarebbe opportuno verificare se tale struttura “teatro” della tragedia è idonea o meno, se tutti gli adempimenti sono stati eseguiti dal datore di lavoro ai sensi della vigente normativa? Ad oggi signor Ministro e Capo della Polizia, abbiamo un collega indagato che sarà sottoposto alla macchina giudiziaria che segna inequivocabilmente l’amaro inizio di una “via crucis”. Signor Ministro e Capo della Polizia, il poliziotto di cui trattasi, sarà assistito dal suo datore di lavoro? Certamente questo poliziotto deve far fronte alle spese e quant’altro, tutto per aver fatto il suo dovere. Signor Ministro e Capo della Polizia, vorremmo anche comprendere se il Questore ha garantito tutte le misure preventive di protezione e sicurezza, finalizzate a rendere sicuro quello stabile per la salvaguardia del personale. C’é un morto e un poliziotto indagato, ma tutto sembra ordinario, invece a nostro avviso e per dovere di esplicita sindacalizzazione, chiediamo con urgenza un’ispezione dei luoghi interessati a tale tragedia per verificare se il predetto Commissariato era munito delle adeguate difese passive, intese come primo impatto per l’identificazione di eventuali minacce. Chiaramente non intendiamo fare processi ma riteniamo sia giusto verificare se i Commissariati, dislocati nella città di Napoli evidenziano serie problematiche, ciò al fine di garantire ancor più tutela, protezione e sicurezza del personale. In attesa di cortese riscontro, l’occasione è gradita per porgere distinti saluti”, termina la nota.