È arrivata in Campania ad Avellino la campagna d’informazione e sensibilizzazione “Caldaie a gas? Pezzi da Museo” promossa da Legambiente e sviluppata con il supporto del Kyoto Club. Tra gli obiettivi dell’iniziativa: spostare i sussidi per le caldaie a gas su tecnologie di riscaldamento sostenibili, che dal 2025, tutte le caldaie dismesse vengano sostituite, obbligatoriamente, con sistemi di riscaldamento sostenibili ed efficienti, smettere di promuovere le caldaie a gas come una soluzione sostenibile. Se vogliamo raggiungere gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni al 2030 e al 2050 e affrancarsi dalla dipendenza energetica dobbiamo intervenire nel settore del riscaldamento, responsabile del 18% delle emissioni di CO2 in Italia. Un risultato raggiungibile, secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia, solo imponendo uno stop alle installazioni di nuove caldaie alimentate a gas fossile entro il 2025. Basti pensare, infatti, che riqualificando, ogni anno, il 3% del patrimonio edilizio si potrebbero evitare emissioni di gas climalteranti pari a 22 milioni di tonnellate di CO2 al 2030 e si risparmierebbero 12 miliardi di metri cubi di gas, pari a 16% dei consumi totali di gas fossile.
Un contributo climatico sicuramente importante e determinante, che si affiancherebbe ai benefici locali in termini di inquinamento atmosferico, ma anche economici grazie alla riduzione dei costi in bolletta e di innovazione. La mattinata è iniziata alle 10 con un flash mob organizzato da Legambiente in Piazza della Libertà. A seguire si è svolta la conferenza stampa di “Caldaie a gas? Pezzi da Museo”con gli interventi di Mariateresa Imparato Presidente Legambiente Campania; Rizieri Buonopane Presidente della Provincia di Avellino; Gianluca Festa Sindaco di Avellino; Antonio Di Gisi, Presidente Legambiente Avellino In Piazza Legambiente ha portato la mostra “Museo delle caldaie” con importanti pezzi archeologici e artistici – da L’undicesima piaga d’Egitto al quadro surrealista Les chaudierès de Gazole (Le caldaie a gasolio) di Pigasso – per raccontare, anche con ironia, la storia e i problemi ambientali, sanitari e sociali delle caldaie a gas fossile.
“Anticipare la direttiva europea sullo stop agli incentivi e all’installazione di nuove caldaie a gas, previste rispettivamente per il 2027 e il 2029, è necessario e urgente non solo per contrastare l’emergenza climatica, ma anche per aiutare le famiglie a ridurre i costi in bolletta e il sistema Paese ad essere più indipendente dal gas fossile – ha dichiarato Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania– È una sfida che riguarda soprattutto le famiglie con maggiori difficoltà per contrastare la povertà energetica. Oggi esistono alternative competitive e in grado di rendere le nostre abitazioni non solo più sostenibili, ma anche più salubri e confortevoli. Ma tutto questo deve essere accompagnato con scelte politiche coraggiose e lungimiranti, in grado di rispondere alle esigenze del Paese”. Durante l’incontro si è evidenziato come, nel difficile contesto energetico attuale, come il riscaldamento domestico a fonti fossili, tra caldaie a gasolio e gas fossile, sono tra i più diffusi in Italia, contribuendo a emettere ogni anno il 17,7% delle emissioni di anidride carbonica nazionali. Le stesse fonti, con particolare riferimento al gas, oggetto di speculazione e aumento dei prezzi energetici, portando grandi difficoltà a imprese e famiglie.
Ma sono anche i Comuni a giocare un ruolo fondamentale in questa sfida. “Le emissioni degli impianti di riscaldamento a gas sono una delle fonti principali dell’inquinamento atmosferico sul nostro territorio-dichiara Antonio Di Gisi, Presidente Legambiente Avellino-Ci auspichiamo un intervento da parte del Comune di Avellino che vada a regolare l’installazione di nuovi impianti e sulle sostituzioni degli impianti già presenti. Riteniamo che questo problema vada affrontato insieme, per questo motivo abbiamo voluto confrontarci sul tema con il Comune e la Provincia, per sensibilizzare e affinchè questa conversione degli impianti di riscaldamento inizi da tutti gli istituti scolastici.”
Infatti, le Amministrazioni possono inserire all’interno dei loro Regolamenti uno stop anticipato all’installazione di nuove caldaie a gas, ad esempio nel caso di ristrutturazioni. Legambiente per sensibilizzare le amministrazioni sul tema e per accompagnarli verso l’applicazione di norme in questa direzione, ha promosso una petizione al Governo e alle Amministrazioni locali per chiedere di spostare subito i sussidi per le caldaie a gas su tecnologie di riscaldamento sostenibili e di bloccare dal 2025 le installazioni di caldaie a gas, termina la nota stampa.