“A Somma Vesuviana prosegue con successo un programma innovativo di integrazione per i bambini con disabilità. Ricordo che Somma Vesuviana è capofila dell’Ambito Territoriale 22. Con il programma di Integrazione dei Bambini con disabilità, abbiamo figure professionali, specialistiche, con assistenza in settori, anche quello dello sviluppo del linguaggio verbale. Dunque siamo in presenza di un progetto di integrazione sociale con figure professionali che rappresentano il collante tra scuola e famiglie. Grazie a tale progetto, messo in campo dall’Ambito Territoriale 22, abbiamo ad esempio anche la figura specifica che si occupa dello sviluppo del linguaggio verbale ma non solo”. Lo ha affermato Rubina Allocca, Assessore alle Politiche Sociali che con il sindaco, Salvatore Di Sarno, si è recata in visita presso le scuole del paese in una nota stampa. Le famiglie hanno incontrato e scelto l’assistente divenendo parte integrante del processo di integrazione sociale.
“Siamo partiti con un programma innovativo di integrazione e di assistenza dei bambini con disabilità. Abbiamo adottato il sistema dei voucher che ha permesso di mettere in contatto le famiglie con il Terzo Settore – ha proseguito Rubina Allocca – dunque con coloro che offrono il servizio specifico per bambini con disabilità. Abbiamo incontrato le famiglie, in tutti i circoli didattici, rendendo la possibilità alle famiglie di conoscere le cooperative e di scegliere direttamente, in piena autonomia, a quale cooperativa affidare il proprio figlio. Inoltre le stesse famiglie possono anche decidere di cambiare e di sostituire, qualora l’assistente non dovesse avere delle caratteristiche in linea con le esigenze del bambino. In questo modo le famiglie sono parte attiva di un processo di integrazione all’interno del nostro territorio. Si tratta di un progetto messo in campo dall’Ambito Territoriale 22 di cui però è Somma Vesuviana il Comune capofila. L’Ambito è formato da ben sei paesi: Somma Vesuviana, Brusciano, Castello di Cisterna, Mariglianella, Marigliano, San Vitaliano. E’ un programma dettagliato di assistenza ai minori con disabilità, ne stanno usufruendo ben 113 di cui 37 a Somma Vesuviana con assistenza specialistica. Il progetto prevede anche la figura di un Educatore che collabora con l’insegnante di sostegno per quanto riguarda le prestazioni scolastiche. Abbiamo stilato una graduatoria di Cooperative specializzate in questa tipologia di assistenza ma sono le famiglie ad essere libere nell’individuazione di quella che reputano più adatta. E’ un servizio di assistenza specialistica integrata, in quanto l’Educatore va a ulteriormente a supportare il lavoro dell’insegnante di sostegno e accompagna il bambino con disabilità nella sua crescita formativa. Abbiamo avuto modo di incontrare le famiglie e gli insegnanti direttamente nelle scuole per spiegare loro il progetto finalizzato al raggiungimento di un obiettivo davvero importante: una maggiore e migliore integrazione sociale di questi bambini”.
Il progetto include l’educatore specializzato in molteplici rami, tra i quali anche quello della comunicazione per lo sviluppo del linguaggio verbale. “Questo è un progetto importante – ha dichiarato Marilena Castaldo, assistente alla comunicazione per bambini con disabilità – in quanto permette di incrementare le ore di assistenza per i bambini con disabilità che avranno la possibilità di avere cinque ore aggiuntive di terapie. Ad esempio io sono un assistente alla comunicazione ed aiuto i bambini nello sviluppo del linguaggio verbale, dove è possibile, o altrimenti cerchiamo strategie comunicative adeguate al singolo bambino”. L’Amministrazione concentra l’attenzione sulle azioni in favore delle persone con disabilità. “Abbiamo riaperto, nella piazza centrale del paese, il Gruppo Volontariato Disabili- ha dichiarato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana – ed ora andiamo nelle scuole con l’assistenza specialistica in favore di 37 bambini con disabilità. La speranza è quella di fare sempre meglio”.
Il progetto abbraccia la platea scolastica di tutti e Tre i Circoli Didattici. “Le famiglie hanno risposto in modo favorevole. Anche come scuola monitoriamo costantemente questi percorsi – ha affermato Maria Di Fiore, Dirigente del Primo Circolo Didattico “Raffaele Arfè” – che sono molto impegnativi, soprattutto quando si tratta di bambini speciali. Ringraziamo il supporto continuo che l’Ambito 22 fornisce costantemente”.