Nel pomeriggio di sabato 12 novembre u.s., la Polizia di Stato di Gallarate ha tratto in arresto un trentaduenne pakistano residente in città per lesioni aggravate. La Squadra Volanti del Commissariato di P.S. di Gallarate stava acquisendo il racconto di una donna pakistana che aveva finalmente deciso di denunciare il proprio marito dopo anni di maltrattamenti subiti, anche alla presenza dei figli minori, quando è dovuta intervenire con due equipaggi presso l’abitazione dei parenti della donna in quanto lei stessa, durante la denuncia, aveva appreso telefonicamente che suo marito si era presentato a casa dei genitori armato di coltello.
Gli operatori, giunti immediatamente sul posto, hanno individuato il marito della donna nel cortile della casa mentre, con indumenti intrisi di sangue, veniva trattenuto, con difficoltà, da quattro persone, alcune delle quali presentavano evidenti ferite. L’uomo è stato pertanto immobilizzato e preso in consegna dagli agenti del Commissariato. Sul posto sono intervenute due ambulanze per trasportare i feriti in ospedale, tutti parenti della giovane pakistana, dimessi dall’ospedale due con 25 giorni di prognosi ciascuno per traumi, ferite lacero contuse e abrasioni multiple, uno con 5 giorni per contusione.
Gli agenti hanno appreso dalle testimonianze che l’uomo, che non aveva assolutamente intenzione di accettare la decisione di separarsi presa dalla donna e contrariato dal comportamento dei suoi parenti che avevano creato una rete di protezione a difesa della vittima, quel pomeriggio si era presentato armato a casa dei genitori, luogo in cui la donna era temporaneamente ospitata dopo l’ennesimo episodio di violenza patito dal marito. Una volta giunto a destinazione, dopo aver scavalcato la recinzione condominiale, aveva raggiunto i parenti della vittima, che nel frattempo erano scesi in cortile avendolo notato entrare, scagliandosi violentemente contro di loro con calci, pugni, coltellate e addirittura tentando di strangolare uno di loro. Dopo alcuni minuti di violenta colluttazione, uno di loro è riuscito a disarmarlo ed a fatica, tutti insieme, son riusciti ad immobilizzarlo ed a placare la sua aggressività.
Come riporta la nota della Questura, dopo aver ricostruito la vicenda, gli agenti lo hanno tratto in arresto per i reati di lesioni aggravate e possesso ingiustificato di strumenti atti ad offendere. L’arrestato è comparso dinanzi al Tribunale di Busto Arsizio ed all’esito del Giudizio Per Direttissima, è stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese.