Si è conclusa con 31 rinvii a giudizio una complessa indagine condotta negli anni scorsi dagli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Rieti, coordinata dalla locale Procura, che ha consentito di disarticolare 4 canali di approvvigionamento di sostanze stupefacenti che facevano confluire sul territorio reatino cocaina, hashish e marijuana. L’indagine ha preso avvio dall’arresto di un cittadino albanese operato dagli investigatori della Polizia di Stato dopo una lunga attività di pedinamento ed osservazione che consentì di accertare lo spaccio di cocaina da parte dell’uomo, con la complicità di due reatini.
Come riporta la nota della Questura di Rieti, dopo tale arresto gli Agenti della Polizia di Stato hanno individuato e disarticolato un primo canale di rifornimento, sequestrando un ingente quantitativo di cocaina proveniente dalla Campania che stava per essere immesso nel marcato reatino da parte del cittadino albanese e dei suoi complici. In detta occasione furono arrestate 8 persone coinvolte nella cessione di oltre 200 grammi di cocaina ad acquirenti reatini che erano in attesa del carico all’interno di un appartamento sito nel quartiere di Villa reatina.
Le successive indagini operate dagli Agenti della Polizia di Stato hanno consentito di individuare altri canali di rifornimento di stupefacenti: il primo, proveniente da Terni, dove un altro cittadino albanese, con la complicità di una donna, stava per immettere nel mercato reatino altri 15 grammi di cocaina; un secondo, proveniente da Roma, nel quale un uomo, residente a Contigliano, aveva rifornito con oltre 250 grammi di hashish uno spacciatore locale, arrestato nella circostanza. Le seguenti indagini operate dagli investigatori della Polizia di Stato hanno consentito poi di arrestare anche il predetto fornitore, denunciando in stato di libertà anche la sua convivente, trovati in possesso nell’abitazione, di oltre 100 grammi di cocaina, 200 grammi di hashish e 60 grammi di marijuana, nonché una lunga serie di appunti riconducibili alla contabilità dell’attività illecita con cifre e nominativi dei numerosi clienti.
Un ulteriore filone di indagine, successivamente, ha consentito agli investigatori della Polizia di Stato di individuare un ulteriore canale di rifornimento di stupefacenti che, dalla Capitale, immetteva cocaina e hashish nel territorio reatino, grazie alla fiorente attività illecita posta in essere da una coppia residente a Torricella in Sabina. Dopo l’arresto di un loro cliente, residente ad Antrodoco, trovato in possesso di 10 grammi di cocaina, i due coniugi sono stati bloccati ed arrestati in flagranza, mentre, di ritorno da Roma, trasportavano oltre 1 chilogrammo di hashish suddiviso in panetti, acquistati poco prima da un pregiudicato romano il quale veniva denunciato in stato di libertà.
Complessivamente, l’indagine della Polizia di Stato, condotta anche con l’ausilio di numerosi servizi di sorveglianza elettronica che hanno permesso di ricostruire dettagliatamente innumerevoli episodi di spaccio, ha consentito l’arresto in flagranza di 17 persone e la denuncia in stato di libertà di altre 14 persone, tutte resesi responsabili di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Numerosi giovani sono, inoltre, stati segnalati all’autorità amministrativa, quali assuntori, consentendo il sequestro di oltre 500 grammi di cocaina, 2 chilogrammi di hashish, 100 grammi di marijuana e 39 piante di cannabis indica.
Nell’ambito dei procedimenti penali instauratisi, l’eventuale responsabilità penale delle persone rinviate a giudizio, verrà accertata dal Giudice. Si rappresenta che, in considerazione dell’attuale fase di indagini preliminari, le persone arrestate e denunciate sono da considerarsi innocenti fino a sentenza irrevocabile che ne accerti la colpevolezza.