CASAL DI PRINCIPE – Il boss camorrista Luigi Belvedere, arrestato in Colombia lo scorso 25 ottobre, è stato trasferito dal carcere di Medellin a quello di Bogotà dopo che la polizia ha scoperto un piano di fuga organizzato con l’aiuto di un clan locale.
Lo ha riferito il capo della Polizia, il generale William Salamanca, assicurando che, secondo fonti dell’intelligence, Belvedere, narcos legato al clan dei Casalesi, aveva offerto una somma di 750mila dollari al clan del Golfo per organizzare la fuga. Il piano prevedeva che Belvedere fingesse di essere malato per essere trasferito in ospedale e prelevato nel tragitto da un commando. Ora l’ex latitante è stato trasferito in aereo al carcere di Bogotà, dove rimarrà fino al momento dell’estradizione richiesta dalla procura antimafia di Napoli.
Il narcotrafficante di 32 anni era da tempo sulla lista dei latitanti italiani pericolosi, ricercato dal 2020, quando era stato condannato a 18 anni e 9 mesi di carcere per traffico internazionale di stupefacenti. Per anni aveva lavorato come intermediario tra i cartelli colombiani e il clan dei Casalesi per l’importazione di cocaina in Italia e, secondo le indagini, anche dopo la fuga in Colombia avrebbe continuato a organizzare spedizioni dal Sud America verso l’Europa.